Formalina
Per soddisfare in modo igienico e pratico le richieste dell’art. 32 del Regolamento di Polizia Mortuaria (D.P.R. 10/09/90, n.285), là dove per le salme che vengono trasportate prescrive l’iniezione antiputrefattiva, esiste una siringa caricata di 500 cc. di formalina F.U., pronta all’uso.
” Nessun cadavere può essere chiuso in cassa, né essere sottoposto ad
autopsia, a trattamenti conservativi, a conservazione in celle frigorifere,
né essere inumato, tumulato, cremato, prima che siano trascorse 24 ore
dal momento del decesso, salvo i casi di decapitazione o di
maciullamento e salvo quelli nei quali il medico necroscopo avrà
accertato la morte anche mediante l’ausilio di elettrocardiografo, la cui
registrazione deve avere una durata non inferiore a 20 minuti primi,
fatte salve le disposizioni di cui alla legge 2 dicembre 1975, n. 644 e
successive modificazioni.” D.P.R. 10/09/90, n.285 Art. 8
Premesso questo, vorrei innanzitutto sottolineare altresì che i tempi di osservazione sono da rispettare necessariamente prima di procedere con qualsiasi operazione che possa ostacolare eventuali manifestazioni di vita.
La formalina, conosciuta scientificamente come Formaldeide è un potente battericida; per questo motivo, soluzioni acquose che la contengono trovano largo impiego come disinfettanti per uso domestico; nella produzione di tessuti a livello industriale viene utilizzata come battericida. Soluzioni di aldeide formica vengono anche utilizzate per conservare campioni di materiale biologico. Trova del resto vasto impiego anche nelle tecniche di imbalsamazione. Quest’ultimo impiego è quello che, nel nostro settore, più interessa. Come accennavo all’inizio, la formalina la si trova all’interno di una siringa caricata con 500 cc dello stesso prodotto e, da letture precedenti, l’uso non è considerato un servizio necroscopico quindi il trattamento spesso viene svolto dal personale dipendente dell’impresa funebre. Questo, agli occhi di tanti, appare molto discutibile in quanto l’art. 48 stabilisce che il trattamento vada eseguito dal coordinatore sanitario o da altro personale tecnico delegato dallo stesso.
Il trattamento viene eseguito tramite una sonda monousa, nella cavità addominale.
L’ iniezione può essere eseguita da qualsiasi dipendente dell’impresa solo se incaricato di pubblico servizio.
Inoltre, qualora fosse stabilita una tariffa, l’esecutore del trattamento ha diritto di riscuotere il pagamento sotto provvedimento giuridico di carattere dichiarativo.

La mortalità per tumori maligni linfonodi e cancro al cervello tra Imbalsamatori esposti a formaldeide
E’ provato: la formalina determina una malattia professionale per chi la utilizza in maniera continuativa sul lavoro. Lo studio si riferisce in particolare all’analisi della incidenza della leucemia in lavoratori che sono a contatto con questa specifica sostanza, che in molti Paesi sono operatori funebri (in particolare tanatoprattori, imbalsamatori).
Di seguito la notizia in inglese, tratta da Journal of the National Cancer Institute Advance Access pubblicato online il 20 Novembre 2009
(oxfordjournalpress)